Quinn Simmons si esprime per la prima volta dopo la sospensione. Il corridore della Trek-Segafredo è stato infatti fermato dal proprio team a causa di alcuni tweet provocatori e soprattutto l’uso di un’emoticon, considerata razzista, raffigurante una mano di colore in uno scambio di battute con la giornalista José Been. Dopo essersi sentito dire che probabilmente non correrà più in questo 2020, il giovane americano ha voluto chiarire la propria posizione, scusandosi e spiegando che nell’uso di quell’emoticon non c’era alcun intento razzista, ma chiedendo anche al contempo di non essere giudicato per le sue idee politiche.
“Da corridore americano, sono stato sempre fiero di rappresentare la mia nazione – ha spiegato – Correre per un team americano è il sogno di una vita e uno dei motivi più grandi per cui ho scelto questo team è per i valori americani che ci sono dietro. Per chi ha trovato razzista il colore di quell’emoticon, posso giurare che non volevo fosse interpretata in quel modo. Mi scuso con tutti coloro che dovessero averlo trovato offensivo, dato che io sono contro il razzismo in qualsiasi forma. A tutti quelli che non sono d’accordo con me politicamente dico che va bene. Non vi odierò per questo, chiedo solo che facciate lo stesso”.
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